24 Aprile 2024
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PROMOZIONE: DUE PUNTI SOFFERTI

ALMENNO BASKET - B3 BASKET 48 - 42
(7-13, 11-6, 13-13, 17-10)

Arbitri: Naka - Veronesi

Almenno Basket: Giuliani 3, Pizzarelli 11, Lussignoli 4, Rota, Bettinelli 4, Tironi, Apeddu 2, Espero 4, Santini, Perico 16, Vanotti, Salvi 4

In una cornice di pubblico degna di una gara di playoff si è svolto al PalaLemine un match che di certo non verrà ricordato per lo spettacolo tecnico offerto dagli attori in campo.
Partita piuttosto bruttina quella tra la Bergamo Trasmissioni Almenno Basket e la B3 Basket in cui i ragazzi di coach Velardo riescono nell’ardita impresa di riuscire a conquistare il foglio rosa facendo solo 13 canestri su azione (!!!).
Difficile dire se vincere senza praticamente mai segnare sia una questione di attributi propri o di responsabilità altrui. Detto questo, due punti importanti che alzano ancor più il morale in vista dei prossimi impegni ma soprattutto regalano il sorpasso su Arzago al quarto posto.

Primo quarto: il cimitero.
Mapello fa esordire nella gara e in stagione Ngalamulume, elemento che mostra da subito grandi mezzi atletici ma anche qualche incertezza tecnica, che crea un po’ di scompiglio alla difesa biancorossa (il disordine e il caos tecnico saranno da ambo le parti il live motive della gara). Dopo un paio di assalti a vuoto al canestro giallonero ospite e altrettante palle perse il tabellone si sblocca con i primi due punti manco a dirlo di B3.
I padroni di casa fanno fatica a costruire buone azioni, trovano poche soluzioni a centro area e collezionano diverse X sul foglio statistiche, tuttavia, riescono a rimanere in scia a B3 che rende onore al proprio nome sparacchiando quanto possibile da 3 punti con risultati alterni. Al tempo stesso gli ospiti non riescono a ripetere sugli esterni la buona difesa a centro area collezionando quindi una raffica di falli che mandano Almenno spesso a tirare dalla lunetta.
Segnare un solo canestro su azione ed essere sotto di soli 6 punti ha del miracoloso.

Secondo quarto: sterilità offensiva.
La musica non cambia nel secondo quarto, ad ogni modo se Almenno piange B3 non ride e ha il grosso demerito di non indirizzare la contesa a proprio favore non approfittando della scarsa vena balistica degli almennesi, mostrando continue difficoltà sul contenimento degli esterni e sprecando a ripetizione diversi falli. Il tabellone si muove a fatica e sembra di assistere (non me ne vogliano i futuri campioni) ad una gara di minibasket: buttare la palla nel cesto è sempre più un’ardua impresa. Tutto questo ovviamente a discapito della qualità del gioco che al contrario diventa un po' troppo “manesco” (eccessivo l’uso delle mani addosso) e spezzettato dai fischi arbitrali. Il miracolo cestistico di giornata si ripete: con due soli canestri realizzati (il primo dei due dopo 11 minuti di gioco dall’unico centro del quarto iniziale) i ragazzi di Velardo chiudono la prima parte di gara SOLO con una lunghezza di ritardo.

Terzo quarto: mancata gestione.
Il 3 su 31 e le 13 palle perse nei primi due quarti non sono certo dati di cui essere fieri e negli spogliatoi coach Velardo non manca di sottolinearlo tuttavia pone l’accento soprattutto sull’atteggiamento e la concentrazione che sono mancati nel corso dei 20 minuti iniziali e sprona i ragazzi a non ripetere lo scivolone di Dalmine in cui buona parte del risultato finale è stato determinato dalla poca lucidità. Parole che stimolano i giocatori e il rientro in campo è tutt’altra roba, Almenno finalmente ritrova maggiore continuità e fluidità in attacco e mette la testa avanti per la prima volta. A 26 secondi dalla fine della frazione e palla in mano si commette l’ingenuità di tirare quasi subito lasciando ai ragazzi di Sardino l’opportunità di pareggiare il quarto con un gioco da 3 punti e riportarsi in vantaggio di una lunghezza.

Quarto quarto: thrilling
Mapello ripropone per qualche azione una zona due tre già vista nel terzo periodo per preservare Ngalamulume dal quarto fallo ma, quando Almenno arriva comunque ad avere il bonus falli a proprio favore, torna alla marcatura a uomo. Gli animi iniziano a scaldarsi un pochino, i contatti rudi si sprecano da una e dall’altra parte e il duo arbitrale fatica non poco a tenere sotto controllo una gara che ha il sapore di un “derby”. Pur senza ripetere la non già brillante prestazione al tiro del terzo quarto, i biancorossi trovano un discreto margine di vantaggio grazie ad una tripla finalmente a segno ma la difesa fatica a reggere e il distacco si assottiglia a soli 3 punti a 45 secondi circa dalla fine. Coach Sardino chiama il suo ultimo time out e prova a disegnare un gioco per un tiro dall’arco che viene stoppato esponendo cosi Mapello al contropiede almennese, una ghiotta occasione di chiudere i conti che non viene sprecata. Il sigillo finale è un libero che converte un tecnico rifilato al coach giallonero per aver chiamato un altro time out senza ovviamente averne diritto.

Come detto partita brutta, tesa, “sporca” ma averla vinta è un segno di crescita e maturità: speriamo sia un buon viatico per provare a giocarsela alla pari con le prime in classifica sempre tra le mura amiche nelle prossime settimane.
Si comincia domenica contro la capolista.

Prossimo appuntamento: domenica 7 maggio, in casa (eccezionalmente a San Salvatore), ore 18:30 contro AZZANESE BASKET

#wearealmenno



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